Aspirapolvere robot: come funziona e quanto consuma?

La funzione principale di un robot aspirapolvere è quella di aspirare la polvere e spazzare in maniera totalmente autonoma, in uno o più locali della casa. Ciò viene fatto attraverso l’uso della cosiddetta intelligenza artificiale e di un’elettronica ad hoc, che indicano all’apparecchio dove pulire e in che modo.

Ideati per un uso domestico e per locali chiusi, i robot aspirapolvere si muovono in modo casuale, finché non incontrano un ingombro o un ostacolo e modificano la propria traiettoria di conseguenza. Le spazzole collocate sul fondo dell’apparecchio ruotano quando il robot si muove grazie alle ruote di cui è dotato, e rimuovono polvere, briciole, capelli, peli di animali e quant’altro dal pavimento. Una volta che la batteria del robot è quasi scarica, l’apparecchio nella maggior parte dei casi si dirige autonomamente alla base di ricarica. In genere, l’aspirapolvere robot viene programmato per pulire un ambiente ogni giorno o, in alternativa, possono essere messi in funzione semplicemente premendo il pulsante di avvio.

Grazie a speciali sensori anticaduta, i robot aspirapolvere sono in grado di riconoscere i dislivelli del pavimento e il vuoto, evitando così di cadere da scale, gradini, ripiani e balconi. Mentre il dispositivo è in funzione, non occorre che venga supervisionato. Si può tranquillamente uscire di casa o dedicarsi ad altro, come per esempio al lavoro in smart working, alla preparazione dei pasti o al gioco con le console di videogame o le piattaforme di gioco online come https://casino.netbet.it/roulette, dove si può giocare a roulette, blackjack, baccarat e slot machine. Si può persino dormire, essendo i dispositivi in genere piuttosto silenziosi.

I robot aspirapolvere solitamente non sono indicati per il trattamento di superfici bagnate e non devono entrare in contatto con fiammiferi, accendini, sigarette e altri materiali infiammabili. I robot aspirapolvere non sono adatti ad aspirare cenere calda, frammenti di vetro, calcinacci e articoli particolarmente appuntiti o taglienti.

Manutenzione

La manutenzione di questi piccoli robot domestici è estremamente semplice. Si tratta, innanzitutto, di aspirapolvere senza sacco. Il contenitore della polvere deve essere svuotato dopo ogni utilizzo, verificando che non vi siano schegge e detriti intrappolati che possano ostacolare le prestazioni dell’apparecchio, e comprometterne il funzionamento. 

Per rimuovere la polvere dai sensori, si consiglia di servirsi di un panno asciutto ed eventualmente di un batuffolo di cotone imbevuto di alcol per eliminare lo sporco che non si riesce a rimuovere con il panno. Di tanto in tanto è necessario sostituire filtri e spazzole.

Consumo

La maggior parte dei robot aspirapolvere funziona grazie a batterie ricaricabili, che permettono di operare finché la batteria stessa è quasi esaurita, dopodiché occorre procedere con una ricarica. Normalmente i robot hanno un’autonomia di batteria superata la quale tornano a fare il pieno di energia alla base senza bisogno di alcun intervento umano. Il tempo di ricarica varia da modello a modello, ed è generalmente di circa tre ore. Tra un ciclo di pulizia e l’altro, il robot aspirapolvere va tenuto in ricarica. Tre o quattro volte l’anno, si consiglia di lasciar scaricare completamente la batteria per garantire una durata maggiore. 

I robot aspirapolvere automatici a batterie ricaricabili risultano particolarmente economici in termini di consumo di corrente. Su ogni robot aspirapolvere è indicata la potenza istantanea massima assorbita nella ricarica. È possibile calcolare il consumo giornaliero dell’apparecchio utilizzando un wattmetro, reperibile in commercio ad un costo indicativo di 20 euro. Inserite il wattmetro in una presa elettrica e collegatelo alla stazione di ricarica. Oltre alla potenza istantanea assorbita, il wattmetro vi mostrerà i chilowattora assorbiti in un determinato arco di tempo e, se inserite il costo a chilowattora della vostra elettricità ricavato dalla bolletta, può anche calcolare la spesa corrispondente. Ciò è molto utile per misurare approssimativamente il consumo di apparecchi elettrici di cui l’assorbimento è variabile, come nel caso dei robot aspirapolvere, che una volta ricaricati non assorbono ulteriore energia.